Come cadere in strada senza farsi (troppo) male

Se vuoi imparare a difenderti e cavartela per strada, non ti basta saper colpire. Non ti basta saper proteggerti. Non ti basta saper stare in piedi. Devi anche saper cadere cercando di non farti male e riducendo i danni.

Perché? Perché la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo. In caso di colluttazione è molto probabile che uno dei due finisca a terra. E se, sfortunatamente, quello dei due sei tu? È meglio saper cosa fare per evitare di incorrere in danni eccessivi. Ma soprattutto, devi essere in grado di reagire nel modo più rapido possibile una volta che hai toccato il pavimento.

Molte discipline insegnano a cadere con tecniche molto interessanti. Ma spesso non considerano tutta una serie di fattori che possono rendere la tecnica di caduta controproducente in situazioni reali.

Cosa rende una caduta efficace in strada? Quali sono i limiti delle tecniche tradizionali? Come possiamo adattarle al contesto urbano? Lo andiamo a vedere insieme in questo articolo.

I limiti delle tecniche di caduta tradizionali

Nelle arti marziali tradizionali si insegnano principalmente due tipi di caduta: la caduta rotolata in avanti e quella all’indietro. Esistono diverse varianti di queste tecniche, e voglio chiarire subito che non sono affatto inutili. Anzi, ti posso garantire che funzionano davvero bene in molte situazioni.

Ti faccio un esempio personale: queste tecniche mi hanno letteralmente salvato in un paio di incidenti in moto. Quindi non sto dicendo che non servono o che non vanno studiate. Anche noi in Urban Budo le insegniamo e le pratichiamo.

Ma c’è un problema importante quando si tratta di difesa personale in strada. E questo è il punto che voglio sottolineare oggi.

Qual è l’inghippo delle tecniche tradizionali? Per capirlo meglio, facciamo un esempio pratico.

Immagina questa situazione: per qualche motivo cadi ed esegui una bella caduta rotolando, proprio come ti hanno insegnato. Cosa può succedere dopo? L’aggressore potrebbe seguirti mentre rotoli e, nel momento in cui ti stai rialzando, colpirti nuovamente facendoti volare via. Questo è un problema serio.

O peggio ancora: mettiamo che tu cada e faccia una perfetta rotolata in avanti, ma non ti accorgi che c’è un secondo aggressore (magari l’amico di chi ti ha fatto cadere) che ti aspetta proprio nella direzione in cui stai rotolando. Fai la tua rotolata e boom! Ti ritrovi in una situazione ancora peggiore di prima.

Ecco perché cadere in questo modo può essere pericoloso in un contesto di strada. Non è che la tecnica in sé non funzioni – funziona benissimo! Ma non tiene conto del contesto reale di un’aggressione.

Ci sono dei piccoli accorgimenti che possono rendere queste cadute non solo efficaci in strada, ma addirittura trasformarle in opportunità di contrattacco. Ma questo è un argomento che merita un video a parte, quindi lo terremo per un’altra occasione.

Prima di arrivare a quelle tecniche più avanzate, dobbiamo imparare un approccio più semplice e sicuro al cadere. Nel prossimo paragrafo ti mostrerò una tecnica che all’inizio potrebbe sembrarti strana, ma che in realtà è molto utile per prendere confidenza con il cadere in situazioni pericolose.

La caduta in avanti a tuffo: una tecnica più sicura per la strada

La prima caduta che insegno ai miei ragazzi è la caduta in avanti a tuffo. Questa tecnica è più semplice delle cadute tradizionali e molto più adatta alle situazioni di strada. Vediamo come funziona passo dopo passo.

Come assorbire la spinta con un passo avanti

Nel momento in cui ricevi una spinta, inciampi o perdi l’equilibrio per qualsiasi motivo, la prima cosa da fare è un passo avanti. Questo movimento ti permette di assorbire la forza che hai ricevuto. Non cercare di resistere alla spinta, ma usala a tuo vantaggio per spostarti in avanti in modo controllato.

Avvicinarsi al pavimento in sicurezza

Dopo aver fatto il passo avanti, cerca di avvicinarti il più possibile al pavimento. Questo è un punto chiave: più ti abbassi in modo controllato, meno forte sarà l’impatto quando tocchi terra. L’obiettivo è ridurre l’altezza della caduta per evitare danni.

La posizione di plank per assorbire l’urto

Una volta vicino al suolo, vai ad assorbire l’urto mettendoti in posizione di plank. Sì, proprio come il classico esercizio di fitness! Le tue mani e avambracci toccheranno terra per primi, distribuendo l’impatto su una superficie più ampia del tuo corpo.

Evita l’impatto del ginocchio sul pavimento

Un punto molto importante: cerca di non toccare il ginocchio sul pavimento durante questa fase. Mentre siamo sul tatami in palestra l’impatto è attutito, ma se cadi sull’asfalto o sul cemento, sbattere il ginocchio può causare ferite serie. Le braccia reggono l’urto, ma il ginocchio andrebbe in sofferenza.

La rotazione sul fianco

A questo punto, dopo essere atterrato in posizione di plank, ruota sul fianco (quello della gamba che hai portato avanti) e vai con la schiena a terra. Questa posizione ti permette di controllare cosa succede attorno a te, in particolare dietro, dove potrebbe esserci ancora l’aggressore.

I vantaggi della posizione schiena a terra

Quando sei schiena a terra, sei in una situazione difficile, certo, ma hai ancora delle possibilità. Da questa posizione puoi ancora difenderti e, come vedremo nel prossimo paragrafo, rialzarti in modo efficace.

Come rialzarsi in sicurezza

Rialzarsi dopo una caduta è fondamentale nella difesa personale. Non c’è niente di più demoralizzante e opprimente psicologicamente che cercare di rialzarsi e ritornare subito a terra. Ecco come farlo in modo sicuro:

  1. Scegli un lato (destro o sinistro)
  2. Ruota sul fianco scelto
  3. Vai in posizione seduta
  4. Fai pressione sul piede, schiacciando bene il pavimento
  5. Usa anche la mano per spingerti
  6. Alzati fino alla posizione in ginocchio
  7. Da lì, mettiti in piedi

Seguendo questi passaggi, sarai pronto a reagire alla situazione in modo efficace e sicuro.

Nel prossimo paragrafo vedremo come esercitarsi con un partner per rendere questa tecnica automatica, così da poterla usare istintivamente in caso di necessità reale.

Come rialzarsi in sicurezza dopo una caduta

Una volta che sei caduto, saper tornare in piedi è fondamentale. Non c’è niente di peggio che provare a rialzarti e ritrovarti subito a terra. Ecco come farlo in modo sicuro e controllato.

Scegli un lato e inizia a muoverti

Il primo passo è semplice: scegli se vuoi girarti sul fianco destro o sinistro. Io di solito vado a destra. Metti la mano a terra, ruota sul fianco scelto e porta il ginocchio a terra. Da questa posizione puoi passare facilmente alla posizione seduta.

Dalla posizione seduta a quella in ginocchio

Una volta seduto, fai forza con le gambe e le braccia per sollevarti fino alla posizione in ginocchio. Questo passaggio è importante e va fatto con attenzione. Assicurati di avere un buon equilibrio prima di procedere al passo successivo.

Dalla posizione in ginocchio a quella in piedi

Dalla posizione in ginocchio, spingi con forza sul piede e usa anche la mano per darti slancio. Così puoi metterti completamente in piedi in modo sicuro. La sequenza completa è quindi: giù, controllo della situazione e mi rialzo.

Tecniche avanzate per rialzarsi

Esistono anche tecniche più avanzate, come quelle usate nel Brazilian Jiu Jitsu, dove dalla posizione seduta puoi rialzarti molto rapidamente. Ma ti consiglio di provare questi metodi solo dopo che hai imparato bene la tecnica base che ti ho appena spiegato.

Perché è importante esercitarsi su ogni fase

Un aspetto fondamentale che voglio sottolineare è questo: devi essere in grado di difenderti da ogni posizione. Quando sei sdraiato sulla schiena, puoi ancora proteggerti e colpire. Lo stesso vale quando sei seduto, in ginocchio o in piedi.

Per questo motivo è importante che tu ti eserciti su tutti gli step che ti ho mostrato. Queste fasi ti permettono di difenderti mentre cerchi di rialzarti, un aspetto che spesso viene trascurato in molti sistemi di autodifesa.

Le fasi di transizione sono i momenti più vulnerabili

Le fasi di passaggio tra una posizione e l’altra sono momenti molto delicati. Questo è un punto debole di alcuni metodi di autodifesa, che non considerano quanto sia importante saper gestire questi momenti di transizione.

Quando ti alleni, dedica tempo a perfezionare ogni singolo passaggio: da schiena a terra a posizione seduta, da seduto a in ginocchio, e infine da in ginocchio a in piedi. Più diventi fluido in questi movimenti, più sarai pronto a reagire efficacemente in una situazione reale.

Esercizi pratici con un partner di allenamento

Ora che hai imparato le basi della caduta e come rialzarti, è il momento di mettere in pratica queste tecniche con un partner. Questo tipo di allenamento ti aiuterà a rendere i movimenti più naturali e a prepararti per situazioni reali.

Esercizio base con spinta da dietro

Se hai un compagno di allenamento, ecco un esercizio semplice ma molto utile:

  1. Dai la schiena al tuo partner
  2. Fatti spingere da dietro (senza troppa forza all’inizio)
  3. Fai un passo avanti per controllare la caduta
  4. Scendi a terra con la tecnica che abbiamo visto
  5. Passa alla posizione seduta
  6. Poi alla posizione in ginocchio
  7. Infine, alzati completamente in piedi

Questo esercizio ti permette di allenare l’intera sequenza di movimenti, dalla caduta al ritorno in posizione eretta, in modo fluido e controllato.

Varianti dell’esercizio: spinte da diverse angolazioni

Per rendere l’allenamento più realistico, puoi chiedere al tuo partner di spingerti da angolazioni diverse:

  • Da dietro (come nell’esercizio base)
  • Da un lato
  • In diagonale

In questo modo imparerai ad adattare la tua caduta e la tecnica per rialzarti a seconda della direzione della spinta. Questo è fondamentale perché in strada non puoi prevedere da dove arriverà un attacco.

Esercizio avanzato: partner in movimento durante il rialzarsi

Una variante più difficile è quella in cui il tuo partner si muove mentre tu ti stai rialzando. Ecco come funziona:

  1. Il partner ti spinge (per esempio da dietro)
  2. Tu vai a terra usando la tecnica corretta
  3. Mentre ti rialzi, il tuo partner si sposta in una nuova posizione
  4. Tu devi adattare il tuo movimento per mantenere sempre il controllo visivo del “pericolo”

Questo esercizio rende tutto più vicino a quello che potrebbe succedere in un contesto reale. In una situazione di pericolo, l’aggressore non resterà fermo ad aspettare che tu ti rialzi. Si muoverà, cercherà di attaccarti mentre sei vulnerabile.

Quando ti rialzi, dovrai continuamente adattarti: posizione seduta con controllo visivo, posizione in ginocchio con controllo, e infine in piedi, sempre mantenendo l’attenzione sul pericolo.

Adattamento della tecnica per la caduta all’indietro

La stessa tecnica può essere applicata anche per la caduta all’indietro. Invece di rotolare completamente, ti fermi con la schiena a terra e poi segui la stessa sequenza per rialzarti:

  1. Posizione schiena a terra
  2. Passa alla posizione seduta
  3. Poi alla posizione in ginocchio
  4. Infine, alzati completamente in piedi

Perché è importante imparare prima a rialzarsi

Voglio sottolineare un punto importante: la fase di rotolamento nel rialzarsi può essere pericolosa se non la sappiamo gestire bene. A mio avviso, è più prudente imparare prima come rialzarsi in modo sicuro e solo dopo aggiungere tecniche di rotolamento più complesse.

Il motivo è semplice: in una situazione reale, la priorità è tornare in piedi il più rapidamente possibile, mantenendo sempre il controllo della situazione. Le tecniche di rotolamento tradizionali possono essere utili, ma solo se sai già come gestire ogni fase del rialzarsi.

Ricorda sempre che l’obiettivo principale è la tua sicurezza. Questi esercizi ti aiuteranno a sviluppare i riflessi e la memoria muscolare necessari per reagire efficacemente in situazioni di pericolo reale.

Consigli finali e precauzioni per la pratica

Prima di concludere, voglio darti alcuni consigli importanti per praticare in sicurezza tutte le tecniche che ti ho mostrato.

Pratica con gradualità

Ti consiglio di imparare prima gli step base che ti ho spiegato: schiena a terra, posizione seduta, in ginocchio e in piedi. Solo dopo aver padroneggiato questi movimenti, passa a lavorare sulla fase di rotolamento.

Attenzione alle spinte

Mi raccomando! Se fai l’esercizio della spinta con un compagno di allenamento, un amico o un’amica, fatela piano, soprattutto all’inizio. Questo tipo di esercizio può essere complicato da gestire per chi non ha esperienza.

C’è un rischio specifico che voglio sottolineare: se la spinta arriva da dietro, potresti rischiare il colpo di frusta. Quindi inizia sempre con spinte leggere e aumenta gradualmente l’intensità solo quando ti senti sicuro.

Prepara lo spazio di allenamento

Se pratichi a casa, assicurati di spostare i mobili e creare uno spazio sicuro e libero da ostacoli. Non serve molto spazio, ma deve essere sufficiente per cadere senza rischiare di urtare oggetti.

L’importanza vitale di saper cadere

Voglio ribadire quanto sia fondamentale saper cadere bene. Questa abilità è vitale in molti contesti della vita quotidiana: quando vai in moto, quando fai sport, e ovviamente in un contesto di difesa personale.

Molte persone si concentrano solo sulle tecniche offensive o difensive, dimenticando che una semplice caduta può mettere fine a qualsiasi possibilità di difendersi efficacemente. Imparare a cadere e rialzarsi in sicurezza è una delle competenze più preziose che puoi sviluppare.

Per qualsiasi domanda o dubbio, non esitare a contattarmi. Puoi lasciare un commento, raggiungermi sui social o scrivermi un’email a eugeniodojohinsui.com.

Ti invito anche a visitare il sito urbanbudo.it, dove troverai i video precedenti e tanto altro materiale utile per il tuo allenamento.

Ti do appuntamento al prossimo video e, come al solito, ti auguro buona pratica. Ciao!

Chi è Eugenio Credidio?

Eugenio Credidio

Eugenio Credidio

Pratico karate da quando avevo 7 anni e studio difesa personale da quando il Krav Maga non esisteva ancora.

Sono uno di quelli che ha il terrore di trovarsi in una situazione pericolosa, violenta e brutale come un’aggressione in strada.

Per questo ho iniziato a studiare ossessivamente la violenza: perché mi fa paura e volevo imparare a riconoscerla, prevenirla, evitarla e combatterla.

Da bambino e da ragazzo ho vissuto sulla mia pelle l’incubo del bullismo e so cosa significa aver paura, sentirsi insicuri, inermi.

Negli anni ho studiato e insegnato karate, ju jitsu tradizionale, close combat e KFM.

Nel 2012 ho ideato i metodo di difesa personale Donna Sicura® e Urban Budo®. Quest ultimo è stato riconosciuto dal CONI nel 2019.

Attualmente gestisco il Dojo Shin Sui di Alessandria.

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