Continuiamo con il nostro format “Dal Dojo alla strada” e oggi ti mostro come difenderti quando hai la schiena al muro.
Vedremo come strutturare la sequenza e come lavorare al muro. Se vuoi allenarti così, inizia sempre in palestra. È un luogo sicuro, senza problemi di pavimentazione, con tutta l’attrezzatura che serve. Poi potrai allenarti fuori, o adattarti se non hai le condizioni ideali.
La sequenza tecnica di base
Come sempre, ho qui con me Andre che mi aiuta a mostrare le tecniche. Prima di tutto, vediamo la sequenza che è simile a quella che abbiamo visto la volta scorsa.
Le sequenze tecniche sono soltanto delle sequenze che ci servono per studiare, per imparare a muoverci. In un caso reale di aggressione io non so cosa mi succede, non so come si comporterà il mio avversario. Per cui le sequenze sono inutili, va bene? Però se io devo studiare, se io devo imparare, ho bisogno di una strada da seguire per poter allenarmi e per poter provare varie soluzioni.
Nel nostro scenario, di solito iniziamo con la schiena verso l’aggressore che mi spinge contro il muro. Poi mi giro subito verso di lui. Questa parte la vedremo meglio quando saremo fuori, ma per ora ci concentriamo sulla sequenza tecnica.
Come si svolge la sequenza
Nella sequenza, il mio aggressore inizia a colpirmi. In una situazione reale, dovrò creare o aspettare una finestra di opportunità per agire.
Per scopi didattici, ti suggerisco di usare un elemento che ti aiuti a capire quando è il momento giusto di entrare. Nel nostro caso, useremo la sequenza dei quattro pugni:
- Il mio compagno mi darà un diretto
- Un altro diretto
- Un colpo circolare
- Un diretto finale
Sul quarto pugno entrerò in azione. Ricorda che questo è solo per motivi didattici.
I passi della difesa
Ecco come si sviluppa la sequenza:
- Mi trovo con la schiena al muro
- L’aggressore inizia a colpire
- Faccio scudo, scudo, scudo
- Sul quarto colpo entro con lo scudo laterale più gomitata (si chiama “falange” in Urban)
- La gomitata serve per fermarlo e impedire che continui ad attaccare
- A questo punto mi apro come abbiamo fatto la volta scorsa
- Afferro l’avversario e do una ginocchiata (che può essere ripetuta)
- Sfrutto la situazione per spingerlo contro il muro
- Faccio la presa e colpisco l’incavo del ginocchio
- Tiro verso di me e lo porto giù
Da qui puoi decidere se colpire ancora, andare giù col ginocchio o fare altre mosse. Scegli tu cosa ti piace di più.
Riepilogo della sequenza
Riassumiamo la sequenza completa:
- L’avversario attacca: uno, due, tre, quattro
- Entro con la falange
- Afferro
- Apro
- Prendo
- Ginocchiata
- Spingo
- Passo dietro (perché ci dovrebbe essere il muro)
- Colpisco il ginocchio e lo porto giù
È molto semplice. Ricorda di imparare a lavorare con entrambe le gambe, perché in una situazione reale non potrai scegliere quale usare.
Allenamento con il focus pad
Adesso che abbiamo visto la parte tecnica, è il momento di allenarla con il focus pad. Questo strumento ci permette di praticare in totale sicurezza.
Voglio darti un suggerimento personale, poi tu fai ciò che reputi più utile.
Dato che io so già, io ho già stabilito, con il mio compagno che entrerò sul quarto colpo, I primi tre fateli come volete, fateli a casaccio perché? Perché sennò diventa una sequenza tanto prestabilita e nelle sequenze tanto prestabilite noi non è che proprio esprimiamo il meglio di noi perché dopo un po’ chiudiamo il cervello e lavoriamo in automatico.
La sequenza con il focus pad
Partiamo già in posizione di lavoro. Il mio compagno mi dà tre colpi liberi e l’ultimo è un circolare.
Ecco come si svolge:
- Andrea mi dà i colpi: uno, due, tre, quattro
- Entro con la falange (scudo e gomito)
- Afferro e apro per il martello
- Afferro e do la ginocchiata
- Lo faccio passare oltre
- Entro e controllo
Se il tuo compagno mette il focus, puoi anche scaricare tutta la potenza. È un ottimo modo per allenarti.
Consigli pratici
Anche se qui non abbiamo il muro e l’esercizio risulta un po’ falsato, facciamo di necessità virtù.
Prima di allenarti fuori, segui questi passi:
- Impara a lavorare bene con lo scudo
- Allena la sequenza tecnica nel dojo
- Pratica lo scudo con i focus pad appoggiato al muro
Come fare quest’ultimo esercizio te lo mostrerò quando saremo fuori, perché qui al dojo non posso farvelo vedere.
Ricorda che l’allenamento graduale è la chiave: prima in palestra, poi in situazioni più realistiche.
Tecniche di caduta contro il muro
In realtà andare contro il muro non è molto diverso che cadere a terra, anzi è la stessa identica cosa. Cambia soltanto il piano, cambia soltanto la prospettiva, va bene? Se io Budo a terra vado verso il basso, se io vado Sui un muro vado verso l’avanti. Però vado comunque a impattare su una superficie rigida.

Ora ti spiego come gestire l’impatto con il muro. Prenditi un attimo per questi appunti, sono molto utili.
Due tipi di impatto con il muro
Ci sono due modi in cui puoi finire contro un muro:
Con la schiena: in questo caso, cerca di usare il piede per toccare prima il muro. Così puoi ammortizzare l’impatto e non colpire con tutta la schiena.
Con il viso: qui devi usare la tecnica del “tuffo”. È simile a quella che usi quando cadi a terra.
La tecnica del tuffo
Ecco come fare un tuffo contro il muro:
- Mai impattare con le mani dirette: rischi di romperti i polsi
- Usa tutto l’avambraccio: distribuisce meglio l’impatto
- Mani aperte o pugni chiusi: scegli tu, non cambia molto
Come allenarti
Per imparare questa tecnica:
- Fai un passo avanti
- Accovacciati
- Vai a terra con l’avambraccio
- Ruota con la schiena a terra
È come se il pavimento fosse il muro. Devi solo cambiare il piano nella tua mente.
Precauzioni importanti
Mi raccomando, prima di lavorare sul muro:
- Allenati con questa tecnica di caduta sul pavimento
- Assicurati di padroneggiarla bene
- Solo dopo passa ad allenarla sul muro
Se salti questo passaggio e vai subito al muro, rischi di farti male. Soprattutto se il tuo compagno spinge con forza.
Ricorda: il primo passo è sempre imparare a cadere in sicurezza!
Esercizi pratici al muro
Il primo step deve essere quello di imparare a lavorare a muro. Se avete la possibilità di lavorarci in palestra nel dojo mi raccomando fatelo perché ovviamente è un luogo molto più sicuro in cui lavorare, però una volta che l’avete provato a lavorare in palestra Sui deve uscire.
Dalla palestra alla strada
Ora ti spiego un esercizio molto utile da fare. Prima prova in palestra, poi porta fuori ciò che hai imparato.
Esercizio base con il muro
Ecco come fare:
- Il tuo compagno ti spinge al muro
- Non andare di schiena se puoi
- Usa sempre il piede e la gamba per ammortizzare l’impatto
- Poi appoggia la schiena al muro
La difesa dai colpi
Una volta al muro:
- Il compagno ti attacca con colpi a varie altezze (alta, media, bassa)
- Tu ti difendi con gli scudi
- Cerca di stare in copertura
- Aspetta il momento giusto per agire
Contrattacco e cambio ruolo
Quando trovi il tempo giusto:
- Entra verso il tuo avversario
- Afferralo
- Portalo al muro
- Giralo
- Fate il cambio: lui si toglie il focus pad, tu lo metti
- Ora è il suo turno di difendersi
Progressione dell’allenamento
All’inizio andate piano. Prendetevi il tempo per:
- Imparare a usare bene il muro
- Prendere confidenza con i focus pad
- Capire i tempi giusti
Solo dopo passate alla sequenza tecnica completa con i focus pad.
Sequenza tecnica completa
Una volta che avete preso il ritmo:
- Il compagno ti fa lavorare come prima
- Ti apre i focus pad per allenarti nella sequenza
- Ripeti finché non ti viene naturale
- Aumenta gradualmente velocità e potenza
Ricorda: prima lavora sulla tecnica, poi sulla velocità e infine sulla potenza. Non saltare nessun passaggio!
Allenamento avanzato con i guantini
Bene, siamo arrivati all’ultimo step del nostro allenamento: l’uso dei guantini. Questa fase è molto importante perché ci permette di mettere in pratica tutto quello che abbiamo imparato fin qui.
L’esercizio del ping-pong
In questa fase, lavoriamo con un esercizio che chiamo “ping-pong” o “loop”. Ecco come funziona:
- Faccio la sequenza io
- Do il cambio ad Andre
- Andre parte subito dopo
- E così via, alternandoci
Questo tipo di allenamento ti permette di entrare nel ritmo e di fare pratica in modo continuo, sia come difensore che come attaccante.
Consigli per la sicurezza
Lavorate sempre con le protezioni ragazzi, provatele sempre prima con calma e poi via via andate ad aumentare il ritmo. Fate anche attenzione ai gomiti perché vi posso garantire che anche se avete le gomitiere qualche volta entrano a prendere terminazioni nervose e oltre a non darvi più la capacità di parlare e di, come dire, coordinare la lingua iniziate a sentire anche un sacco di formichine.
Ti do alcuni consigli importanti per questo tipo di allenamento:
- Usa sempre le protezioni: guantini, gomitiere e tutto ciò che serve per stare al sicuro
- Inizia lentamente: prima lavora sulla tecnica, poi aumenta il ritmo poco a poco
- Fai attenzione ai gomiti: anche con le gomitiere, i colpi ai punti nervosi possono dare problemi
Se segui questi consigli, potrai allenarti in modo sicuro e trarre il massimo da questo esercizio avanzato.
Progressione dell’allenamento
Per fare al meglio questo esercizio:
- Metti tutte le protezioni necessarie
- Inizia a un ritmo lento per controllare la tecnica
- Comunica col tuo partner di allenamento
- Aumenta gradualmente la velocità
- Mantieni sempre l’attenzione sulla sicurezza
Ricorda che lo scopo è imparare, non farsi male a vicenda. Con il tempo e la pratica, diventerai sempre più fluido in questa sequenza e sarai pronto per affrontare situazioni più complesse.
Conclusioni e invito alla pratica

Abbiamo visto un percorso che parte da un allenamento in palestra per poi portarlo fuori, in una situazione meno comoda. Spero che questo materiale ti sia utile e che ti ispiri per i tuoi allenamenti, creando idee e un po’ di fermento.
Ti ricordo che quanto mostrato sono solo suggestioni. Puoi lavorarci così o in modo diverso, non importa.
È tutta lì il trucco: avere un metodo e delle metodologie.
Noi in realtà ne avremo tantissime altre da farti vedere e credo proprio che in futuro te le mostreremo. Mi piacerebbe moltissimo condividerle con te, con tutti voi, e vedere che le provate. Sarei felice di avere anche le vostre opinioni sul tipo di lavoro che vi proponiamo, sul nostro modo di allenarci, e sapere se riuscite a portarlo avanti, se funziona nelle vostre realtà.
Spero che questo format continui a piacerti. Come sempre, per ulteriori approfondimenti, vai sul sito urbanbudo.it. Se hai domande o vuoi condividere qualcosa con me, scrivimi a eugenio@urbanbudo.it o lascia un commento qui sotto.
Fammi sapere soprattutto se ci sono situazioni che vorresti vedere in questo format “Dalla palestra alla strada”. Buona pratica!


