Il meccanismo dell’OODA Loop spiegato
OODA Loop, che significa? Significa osservare, orientarsi, decidere e agire. È un loop appunto, un cerchio che fa parte dei processi decisionali ma che entra in gioco anche in fase di aggressione.
OODA Loop è una sigla che sta per Osservare, Orientarsi, Decidere e Agire. È proprio un ciclo, un cerchio che non solo fa parte dei normali processi decisionali, ma entra in gioco in modo cruciale durante un’aggressione.
Come funziona il ciclo in una situazione reale
Ti spiego meglio come funziona: quando mi trovo davanti a un aggressore, questo è già al punto di agire. Ha già completato i primi tre passi del ciclo:
- Ha osservato – ha visto che sono una vittima probabilmente facile da gestire
- Si è orientato – ha capito qual è la situazione migliore in cui agire
- Ha deciso cosa fare
E nel momento in cui parte con una spinta o con un pugno, lui è già in fase di azione.
Perché l’aggressore è sempre tre passi avanti
Questo è il motivo per cui l’aggressore è sempre tre passi avanti rispetto a me. Mentre lui sta già agendo, io sono ancora fermo al primo passaggio del ciclo.
Quando l’aggressore si avvicina e parte con un attacco, io devo ancora:
- Osservare – capire cosa sta succedendo
- Orientarmi – andare a pescare, in base alla formazione che ho ricevuto, la risposta a quello che sta succedendo
- Decidere quale azione intraprendere
- Agire mettendo in pratica la risposta
Questa differenza temporale è fondamentale per capire perché spesso ci troviamo in svantaggio durante un’aggressione improvvisa. L’aggressore ha già completato il suo ciclo decisionale mentre noi dobbiamo ancora iniziarlo.
La sequenza temporale dell’aggressione
Il vantaggio temporale dell’aggressore è evidente: mentre lui sta già eseguendo l’azione, noi siamo ancora nella fase di osservazione e comprensione di ciò che sta accadendo. Questo ritardo nella risposta può fare la differenza tra reagire efficacemente o subire l’aggressione.
Ecco perché è così importante comprendere questo meccanismo: ci aiuta a capire il vantaggio iniziale che ha sempre l’aggressore e come possiamo lavorare per ridurre questo divario temporale.
La trappola del ciclo continuo
E qual è la grandissima fregatura dell’Oda Loop? E’ che ogni volta che io ricevo uno stimolo o uno shock io devo ripartire da capo quindi non sono riuscito a intercettare qua pum nel momento in cui ricevo il colpo ho uno shock per cui di nuovo osservo mi oriento decido e agisco sono indietro lui però è già all’azione successiva.

Ora arriviamo al vero problema dell’OODA Loop: la trappola del ciclo continuo. Questo è un punto molto importante da capire.
Il reset continuo
Quando ricevo un pugno, devo osservare cosa sta succedendo, orientarmi, decidere cosa fare e poi agire. Ma ecco il problema: sono già in ritardo! Nel momento in cui ricevo il colpo, è già troppo tardi. Non ho fatto in tempo ad agire.
E la vera fregatura dell’OODA Loop qual è? È che ogni volta che ricevo uno stimolo o uno shock, devo ripartire da capo con tutto il ciclo. Non sono riuscito a intercettare il primo colpo, e nel momento in cui lo ricevo, subisco uno shock che mi costringe a ripartire da zero:
- Osservo di nuovo
- Mi oriento
- Decido
- Agisco
Ma mentre io sto facendo tutto questo, l’aggressore è già passato all’azione successiva! Continuo a inseguire le sue azioni come se fossi su una ruota da criceto, sempre un passo indietro.
Perché vince chi colpisce per primo
Questo meccanismo spiega perché, di solito, in strada chi colpisce per primo è quello che rimane in piedi. Quando ricevo il primo colpo, sono così rintronato che mi è molto difficile:
- Decifrare la situazione
- Trovare una risposta rapida
- Reagire in tempo
Faccio fatica a recuperare e continuo a ricevere colpi, ripartendo sempre dal punto di partenza del ciclo. È come essere intrappolati in un loop infinito di ritardi.
C’è una via d’uscita?
Ti starai chiedendo: c’è un modo per fermare questa situazione?
La risposta è sì, e si può allenare. Ricorda sempre, come diceva il grande Miyamoto Musashi: “Quello che vale per uno vale per mille.”
Nel prossimo capitolo vedremo proprio come interrompere questo ciclo e come possiamo allenare la nostra capacità di risposta per non cadere nella trappola dell’OODA Loop.
Come interrompere l’OODA Loop dell’aggressore
Abbiamo visto come l’OODA Loop ci mette in svantaggio in una situazione di pericolo. Ma c’è una buona notizia: possiamo usare lo stesso meccanismo contro l’aggressore!
Gli automatismi difensivi salvano la vita
Quando mi trovo in un OODA Loop, cioè quando arriva una spinta e l’aggressore parte già all’attacco, ho bisogno di quell’attimo necessario per coprirmi. Qui entra in gioco l’importanza degli automatismi difensivi.
Se ho lavorato molto bene sugli scudi, questi diventano una risposta automatica. Anche se l’aggressore continua a colpirmi, almeno posso assorbire i colpi mentre cerco una via d’uscita.
Creare una finestra di opportunità
Il punto è questo: devo trovare un modo per interrompere il ciclo dell’aggressore e creare una finestra di opportunità per me. Come? Innescando lo stesso meccanismo OODA Loop in lui!
Quindi dovrà capire cosa è successo, orientarsi in quello che sta succedendo, trovare una situazione, una risposta alla situazione e agire. Ok? Quindi mi crea una finestra di opportunità che mi permette di reagire nel caso in cui io stessi ansimando, stessi soffocando.
Il calcio basso come interruttore
L’esercizio che facciamo di solito parte con un calcio basso. Potremmo tirarlo al ginocchio, ma per allenarci in sicurezza usiamo le protezioni. Questo calcio non manderà KO l’aggressore, ma lo distrarrà abbastanza da innescare in lui lo stesso meccanismo che si è innescato in me.
Cosa succede quando colpisco l’aggressore? Lui dovrà:
- Osservare – capire cosa è successo
- Orientarsi – comprendere la nuova situazione
- Decidere – trovare una risposta
- Agire – mettere in pratica la risposta
Tutto questo richiede tempo. E quel tempo è la mia finestra di opportunità.
L’esercizio base per interrompere il ciclo
Ecco l’esercizio base che facciamo:
- Ricevo la spinta
- Arrivano i colpi
- Mi copro ripetutamente
- L’aggressore non si ferma finché non sente il mio calcio
- Quando sente il calcio, si crea la finestra di opportunità
- A questo punto devo continuare l’azione, perché non basta un solo colpo
Ricorda che l’aggressore reagirà, quindi devo essere pronto a continuare. Non si tratta solo di interrompere il suo ciclo una volta, ma di prendere il controllo della situazione.
Questo esercizio semplice ma efficace ti aiuta a mettere in pratica il concetto di interruzione dell’OODA Loop dell’aggressore, creando quello spazio vitale di cui hai bisogno per reagire efficacemente.
Esercizi pratici con il focus

Ora passiamo alla parte pratica. Ti mostrerò come mettere in atto quanto abbiamo imparato con esercizi semplici ma molto utili.
La sequenza base
L’esercizio base che facciamo è questo: mi copro, rompo il ciclo e colpisco. È semplice ma molto efficace.
A volte le tecniche non escono perfette – hai visto che il mio pugno è venuto un po’ sporco per le distanze? Sarebbe stato meglio un gomito. Ma non importa! Qui non stiamo facendo un allenamento tecnico preciso, stiamo lavorando su approcci diversi.
Come si svolge l’esercizio
Proviamo ancora una volta:
- Ricevo una spinta
- Mi difendo dai colpi (ricevo, ricevo, ricevo)
- Quando sento il momento giusto, calcio basso
- Subito dopo contrattacco
Dopo questa sequenza base, puoi aggiungere la combinazione che preferisci. L’importante è capire il principio di base.
L’esercizio con il focus
Ora vediamo come fare lo stesso esercizio con il focus, che rende tutto più semplice e anche più divertente!
La sequenza è questa:
- Ricevo la spinta
- Il partner parte con i colpi al focus
- Continua finché non sente il mio calcio basso
- Quando sente il calcio, mi apre il focus
- Rispondo con colpi diretti, ma con intensità
È importante colpire con decisione questi focus. Non serve essere tecnici, ma bisogna essere incisivi.
Rendere l’esercizio più difficile
Se vuoi aumentare la difficoltà, puoi:
- Usare le metodologie di intensificazione
- Lavorare con i guantoni
- Aumentare il ritmo o la forza dei colpi
Puoi adattare l’esercizio come preferisci, in base al tuo livello e alle tue esigenze.
Ma la cosa importante di questo esercizio non è la parte tecnica è capire questo gioco. Ok? Nel momento in cui vi trovate in una situazione del genere dove per qualche motivo state annaspando dovete romperla in maniera tale che nel vostro avversario si inneschi lo stesso principio e voi abbiate la finestra di opportunità per poter reagire.
Il principio chiave
Ecco il punto fondamentale: quando ti trovi in una situazione in cui stai annaspando, devi trovare il modo di rompere il ciclo. Devi fare qualcosa che inneschi nell’avversario lo stesso OODA Loop che hai vissuto tu.
In questo modo crei quella finestra di opportunità che ti serve per reagire. Non importa quale tecnica usi – un calcio basso, un gomito, un pugno – l’importante è creare quella pausa, quel momento di confusione nell’avversario che ti permette di riprendere il controllo.
Questo è il vero valore dell’esercizio: non imparare una sequenza specifica, ma comprendere e saper sfruttare il principio dell’interruzione del ciclo OODA Loop.
Conclusioni e risorse aggiuntive

Cosa fare in una situazione reale? Dipende ovviamente dalla situazione, dal contesto e da tante altre variabili che non possiamo analizzare ora. L’importante è ricordare il principio che abbiamo visto: interrompere l’OODA Loop dell’aggressore per creare una finestra di opportunità.
Riepilogo dei concetti chiave
In questo video abbiamo esplorato:
- Cos’è l’OODA Loop (Osservare, Orientarsi, Decidere, Agire)
- Perché l’aggressore è sempre tre passi avanti a noi
- Come questo ciclo continuo ci mette in svantaggio
- Strategie pratiche per interrompere il ciclo dell’avversario
- Esercizi concreti da fare con un partner o con i focus
Ricorda che l’obiettivo non è imparare una tecnica specifica, ma capire il principio che sta dietro all’OODA Loop. Questo ti permetterà di adattare la tua risposta a qualsiasi situazione.
L’allenamento costante è fondamentale. I principi che abbiamo visto oggi richiedono pratica per diventare automatici. Ricorda che in una situazione di pericolo, non avrai tempo di pensare – dovrai reagire d’istinto.
Per qualsiasi domanda scrivimi pure a eugenio@urbanbudo.it