Nel podcast di oggi devo pagare pegno!
Infatti, alcuni mesi fa, l’amico e Maestro Paolo Ornaghi ha scritto questo interessantissimo post su Facebook:
Per evitare di finire un quello che è diventato un vero e proprio vespaio, gli risposi brevemente in privato, promettendogli che gli avrei dato una risposta più approfondita qui, sul blog.
Dopo tanti mesi finalmente sono riuscito a trovare il tempo necessario per rispondere alla domanda di Paolo (con cui mi scusi immensamente per l’attesa) e, dato che la risposta è piuttosto lunga e articolata ho pensato di farlo con un podcast.
Questo perché credo che il podcast sia un mezzo più snello e leggero per passare argomenti che richiedo più tempo, anche perché lo si può scaricare e ascoltare quando si vuole (e a breve li potrete trovare anche sulla piattaforma Apple).
Proprio per questo ho deciso di iniziare (o almeno di provare a iniziare) a pubblicare una volta al mese un podcast di approfondimento un po’ più lungo dove andrò ad approfondire e sviscerare un argomento complesso e articolato…e per iniziare ho pensato proprio di rispondere alla domanda di Paolo!
La domanda di Paolo ha veramente creato fermento su Facebook ed ha ricevuto una valanga di risposte…peccato che, a parer mio, i più siano andati fuori tema.
Per spiegarti meglio cosa intendo copio, in forma anonima, alcun commenti che ho trovato particolarmente significativi:
Inizia facendo qualche gara di kumite così impari a gestire un po’ le tue paure.
Pratica dura, allenamenti tosti con contatto fisico al limite, sviluppano il senso del combattimento da strada. Oggi si teorizza troppo, la pratica marziale è simile a quella militare. Il condizionamento mentale di un guerriero parte da un duro e pericoloso allenamento fisico.
Il Vero guerriero non si cimenta in una lotta per una situazione come quella che descrivi. La tua reazione sarebbe probabilmente stata diversa se tu o il tuo fosse stato in pericolo reale. Io in una situazione come questa, se il mio interlocutore vuole che mi scusi, lo faccio … se vuole che mi scusi di nuovo, mi scuso ancora … e me ne vado … e me ne dimentico.
Paolo è questione di carattere, bisogna essere bastardi inside, cosa che per fortuna noi non siamo perché abbiamo imparato a controllarci”
Ora, Paolo non chiedeva consigli per l’allenamento e la pratica ma, si domandava perché, nonostante la sua pratica dura, si fosse bloccato con un semplice approccio verbale e se fosse possibile condizionarsi a questo tipo di stimoli così da riuscire a controllare la paura.
La risposta a questi due quesiti, per quanto possa sembrare banale è piuttosto semplice:
- Perché mi sono bloccato a causa di un semplice approccio verbale? Perché non ti sei mai allenato a gestire questo tipo di stress;
- È possibile condizionarsi a questo tipo di stimoli? Sì, è possibile lo si può fare con esercizi specifici (e non speciali). Esercizi come il kumite (anche in gara), il full contact lo sparring sono esercizi speciali e non specifici e, per tanto, non sono utili per questo fine.
Ti ho creato un po’ di confusione? Non ti preoccupare in questo podcast ti spiegherò tutto per filo e per segno! Quindi non perdere tempo e clicca play! E non dimenticarti di lasciare un commento dopo averlo ascoltato!
Ps: se vuoi approfondire questi argomenti, allora scarica subito il mio e-book gratuito “Come Non Insegnare Difesa Personale” e scopri i 12 errori che il 90% degli insegnanti commette quando insegna ai suoi ragazzi.
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Pps: se anche tu hai qualche domanda o curiosità non esitare a scriverla nei commenti o a contattarmi per pormela! Potrebbe essere l’argomento del prossimo podcast!